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Il Vecchio Amaro del Capo deve essere servito ghiacciato per valorizzare al meglio ogni elemento che lo compone.

Il Vecchio Amaro del Capo è il grande protagonista delle serate e delle cene tra amici e parenti, ma non solo. Ma precisamente come si beve l’amaro del capo? Vediamo nel dettaglio la storia e le caratteristiche.

Le caratteristiche e le proprietà

Prodotto simbolo della Distilleria Caffo è proprio questo amaro, liquore di erbe di Calabria, che deriva da un’antica ricetta calabrese, rielaborata e migliorata dall’esperienza acquisita dalle quattro generazioni della famiglia Caffo.

Il Vecchio Amaro del Capo racchiude in sé i principi attivi di tante benefiche erbe, fiori, frutti e radici della generosa terra di Calabria. Tutte le macerazioni e le infusioni sono fatte immediatamente al momento della raccolta, per catturare gli aromi più freschi e per mantenere intatte le proprietà organolettiche di ogni ingrediente.

Come bere il Vecchio Amaro del Capo: amaro italiano, da bere ghiacciato

Bere questo amaro è una sorta di rito: deve essere servito ghiacciato. Non freddo, ghiacciato. È alla temperatura di -20 gradi che emergono la menta, l’anice e la liquirizia ed è alla stessa temperatura che le erbe vanno a creare il giusto contesto sensoriale. In effetti seguendo questi consigli si potrà assaporare appieno il gusto fantastico di questo storico ed iconico amaro: molti possono dire di aver bevuto questo amaro, pochi possono affermare di averlo fatto nel modo giusto.

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