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Sai perché il whisky si serve con un bicchiere d’acqua? E sai come bere nel modo giusto?

I meno esperti, quando sorseggiano un buon whisky, sottovalutano l’importanza… dell’acqua. In questo approfondimento proveremo a dare una risposta chiara ad una domanda frequente: perché il whisky si serve con acqua? Ve lo spieghiamo subito.

L’importanza dell’acqua per la produzione di un buon whisky

L’acqua è presente già nella produzione ed ha un ruolo di grande importanza. L’ingrediente principale, l’orzo, viene messo in ammollo in acqua all’interno di grandi vasche per far sì che raggiunga un grado di umidità non inferiore al 47%. In questo modo, si attiva la germinazione. Successivamente, l’orzo maltato viene nuovamente immerso in acqua calda. Quindi l’acqua ha un ruolo importantissimo già nel processo di produzione.

Perché il whisky si serve con acqua

Alcuni esperti suggeriscono, quando si sorseggia, di alternare ogni sorso di whisky con un sorso di acqua. Altri consigliano di aggiungere qualche goccia d’acqua (4-5 gocce) direttamente nel bicchiere. Questa pratica serve per “aprire” tutte le sfaccettature aromatiche del whisky. L’acqua, infatti, libera il guaiacolo, un composto organico di natura fenolica, dalle molecole liquide e lo fa risalire in superficie. Grazie a questo etere, gli aromi di tabacco, cuoio, miele e legno tostato sono resi più evidenti.

Quale acqua bere

Ma è importante fare una precisazione. L’ideale sarebbe utilizzare la stessa acqua utilizzata durante la produzione; ovviamente questo non è quasi mai possibile. La quantità di minerali presenti cambia il sapore dell’acqua. Di conseguenza cambierà anche anche il sapore del whisky. Evitiamo, quindi, di utilizzare un’acqua frizzante o un’acqua ricca di calcio e bicarbonati. L’ideale è un’acqua con caratteristiche simili all’acqua usata in distilleria o comunque un’acqua povera di minerali.

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